La nota vicenda dell’imprenditore Alberto Genovese e del suo luogo di” pace” chiamato simpaticamente Terrazza Sentimento ha particolarmente colpito il mio interesse in questo periodo.
Perché? perché la storia regala tante opportunità di riflessione, forse troppe…alcune provo a descriverle.
Il concetto del “non basta mai”, il senso del limite, il paradosso del successo, il crollo dei valori umani, la forza distruttiva di alcune emozioni, il piacere a tutti i costi, il senso di appartenenza, il potere …
Successo, soldi, sesso, violenza e potere siamo sempre lì? Direi di sì, questi “valori” fanno parte della storia dell’uomo fin dalle sue origini, dunque nulla di nuovo sotto il sole, l’uomo non cambia mai?
Fin dai tempi dei riti pagani, delle feste greche di 2500 anni fa, i baccanali di un tempo avevano lo stesso comportamento umano, famoso fu il racconto dello storico romano Tito Livio 186 a.C. che denunciò la violenza di alcuni baccanali di quel periodo ma stiamo parlando di 2.100 anni fa!
Ecco cosa mi ha colpito, in questa vicenda umana, la totale mancanza di sentimento, nella Terrazza sentimento, solo un grande eccesso di emozioni, spesso distruttive, senza un vero piacere, senza il senso profondo del rispetto della persona.
Non voglio sollevare aspetti morali, mi chiedo caro Genovese questo comportamento? Ha mostrato indubbie capacità e qualità imprenditoriali perché non trasferire al meglio le proprie qualità per creare un mondo migliore?
I suoi demoni interiori si sono resi visibili, è stato sufficiente osservare la storia per comprendere. A voi le vostre riflessioni.
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