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Astrologia psicologica

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introduzione

In un mondo fortemente orientato alla tecnologia, con il tentativo sociale di controllare il più possibile i misteri della vita, è stato “ragionevole” inserire nel mio lavoro la variabile irrazionale che avesse il compito di equilibrare il rapporto tra ragione con l'irragionevole.

Ecco, dunque, l’introduzione della disciplina astrologica, studiata tanto in questi anni che viene utilizzata negli incontri come lettura specifica o come parte aggiuntiva durante i percorsi individuali.

Oggi l’astrologia moderna attraverso la lettura e il linguaggio dei simboli è orientata alla conoscenza del proprio Sé e del proprio carattere.

Gli incontri, attraverso l’interpretazione del proprio tema natale, vengono considerati una diversa modalità di approfondimento rispetto ai percorsi analitici tradizionali, percepiti lunghi, faticosi e onerosi economicamente.

L’astrologia psicologica serve, come dichiarano soprattutto i giovani, per interrogarsi su sé stessi, non viene percepita più come superstizione ma come un momento di introspezione.

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https://www.corriere.it/sette/attualita/23_agosto_08/interpretare-futuro-no-conoscersi-meglio-cosi-rinata-passione-l-astrologia-millennial-generazione-z-65e9252a-3523-11ee-b465-749224be76b0.shtml

curiosità storiche

Carl Gustav Jung (26 luglio 1875- 6 giugno 1961)

Psichiatra, psicoanalista, antropologo e filosofo svizzero, una delle principali figure intellettuali del pensiero psicologico, psicoanalitico e filosofico.

Jung scrive a Freud:Di sera sono molto impegnato con l’astrologia. Sto facendo dei calcoli oroscopici per rintracciarvi il grado di verità psicologica. Fino ad ora ci sono alcune cose strane che a Lei sicuramente devono sembrare incredibili”.

È da notare che Jung aveva all’epoca 36 anni e gli era ben nota l’avversione di Freud verso “la nera marea di fango dell’occultismo”

Nel 1928, in occasione del Convegno degli psichiatri svizzeri, Jung tiene una conferenza dal titolo “Tipologia psicologica” dove non manca di richiamarsi alle triplicità o trigoni dei quattro elementi per così concludere: “Come poi possa esistere un nesso tra i segni zodiacali e i pianeti da una parte e i temperamenti individuali dall’altra, è una questione che si perde nelle nebbie del più remoto passato e per la quale non esiste risposta”.

​Jung si è servito dell’astrologia, nel suo aspetto di indagine caratterologica, quale valido ausilio del suo lavoro analitico e poiché credeva nella realtà di questa disciplina antichissima ne propose una possibile chiave di lettura ricorrendo al suo principio di sincronicità per concludere però che “l’astrologia sembra richiedere varie ipotesi ed io non sono in grado di dichiararmi per l’una o per l’altra. ​Bisognerà rifugiarsi in una spiegazione mista visto che la natura non si preoccupa della pulizia dei nostri concetti intellettuali”.

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Per chi fosse interessato alla storia e all’evoluzione nei secoli dell’astrologia suggerisco una guida bibliografica

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